Freedom of thought and expression
in Italy
Rome, 23 October
- The views of the Italian academic at the University of Rome 'La Sapienza', Antonio Caracciolo,
om the 'holocaust' has sparked calls for him to resign. The 59-year-old
has described the 'holocaust' as a legend and claim the
'gas chambers' are one of many 'truths' which need to be
verified
.
The head of Rome's Jewish community, Riccardo Pacifici, said it will take legal action against the
academic. The rector of 'La Sapienza', Luigi Frati has announced the university
will consider taking disciplinary action against
Caracciolo. Rome's mayor Gianni Alemanno has stated his opposition to university lecturers with such
views. The president of the Lazio region surrounding Rome, Piero Marazzo, and of the Province of Rome, Nicola Zingaretti condemned Caracciolo's
views. 'La Sapienza' professors and students also expressed shock
at the content of Caracciolo's blogs.
Caracciolo
says he believes in freedom of thought and expression which are guaranteed under the Italian
constitution. In November last year, Roberto Valvo, a high-school history teacher was suspended after he claimed there was
no proof of the 'Holocaust'. In May 2007, authorities barred a visit to Italy by the French historian Robert Faurisson, on the invitation of Claudio Moffa, a lecturer
at the Univerity of Teramo in Italy's central Abruzzo
region.
Antonio
Caraccilo: "Non mi occupo professionalmente e scientificamente di temi riguardanti i campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Come filosofo del diritto mi occupo invece dei temi attinenti la libertà di pensiero e di ricerca. Essendo a me noto che sui temi suddetti in paesi come Germania, Francia, Svizzera e spero non anche in Italia esiste una lunga detenzione penale per quelle che io ritengo mere opinioni o tesi o ipotesi di lavoro in quanto tali lecite e garantite non solo dalla nostra costituzione ma dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, io ho inteso scendere pubblicamente in campo per la strenua difesa di questi valori costituzionali che sento minacciati: libertà di pensiero e libertà di ricerca, che chiaramente suppongono un loro oggetto, che potrà essere mutevole nel tempo e che nel caso specifico riguarda i campi di concentramento, non oggetto di mia occupazione scientifica e
professionale."
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